52 IDEE PER VOLERSI BENE

Per avvicinarsi a queste idee e metterle in pratica, è opportuno un allenamento costante e quotidiano, avere una buona conoscenza di sé stessi e delle proprie sensibilità. Alcune di queste idee potrebbero risultare estremamente difficili da “raggiungere”, distanti, dissonanti e poco famigliari. Questa difficoltà risiede nella nostra storia ed esperienze di vita che ci contraddistingue e ci rende unici, con una nostra personale filosofia di vita formata da specifici atteggiamenti, valutazioni e convinzioni (Vedi Credenze e Pensieri). Se abbiamo una rigida adesione a una credenza o a uno schema del mondo, non riusciamo a modificare il nostro modo di pensare, e ci condanna a comportarci come se il mondo fosse ciò che ci auguriamo che sia, anziché quello che è (Ellis, 1994). Questo significa basare la propria visione del mondo sui propri desideri anziché sulla propria esperienza. Staremmo meglio se riconoscessimo che alcune delle nostre convinzioni, gli schemi, le percezioni e le verità in cui crediamo potrebbero essere erronei. In questo modo possiamo diventare persone migliori e più adattive alla realtà circostante quando riusciamo a sottoporre a verifica le proprio premesse, esaminando la validità delle nostre convinzioni e quindi disposti a prendere in considerazione idee alternative come le “52 idee per volersi bene”. La psicoterapia è uno strumento estremamente efficace e raffinato per raggiugere questo arduo obiettivo di “volersi bene e vivere meglio”.

52 Idee per volersi bene: Tratte dal libro di Enrico Rolla – 52 Pensieri per volersi bene, 2012.

  1. PROVI DISAGIO IN ALCUNE SITUAZIONI E TI DICI: “IO SONO FATTO COSÌ, NON POSSO FARCI NIENTE”, RIUSCIRAI SOLTANTO PEGGIORARE. COL TEMPO È PIÙ FACILE “MARCIRE” CHE “MATURARE”.
  2. COMPETI CON TE STESSO. LA COMPETIZIONE CON GLI ALTRI NON TI FORTIFICA. RISCHI DI DIPENDERE DAL GIUDIZIO ALTRUI.
  3. NON EVITARE DI AFFRONTARE L’ANSIA. OGNI VOLTA CHE SUPERI IL TUO DISAGIO DIVENTI UN PO’ PIÙ LIBERO. L’ANSIA NON DEVE MAI DECIDERE PER TE.
  4. E’ TROPPO FACILE SOTTOLINEARE GLI ERRORI DEGLI ALTRI. NON ESSERE PARSIMONIOSO NELLE LODI E NEGLI APPREZZAMENTI, AIUTANO L’ALTRO A MIGLIORARSI. PIÙ CRITICHI L’ALTRO E PIÙ SI CONVINCERÀ DELLA SUA INADEGUATEZZA. NON FARLO.
  5. PIÙ ATTRIBUISCI IMPORTANZA O NON IMPORTANZA AGLI ALTRI, PIÙ INDEBOLISCI TE STESSO. STAI DIPENDENDO DAL GIUDIZIO.
  6. NON SEMPRE È FACILE TROVARE PERSONE DA CUI È POSSIBILE IMPARARE. NON LASCIARTI SFUGGIRE L’OCCASIONE.
  7. NON CENTRARE LA TUA ATTENZIONE SUGLI ASPETTI NEGATIVI DEGLI ALTRI. TI SVILUPPA SOLO FRUSTRAZIONE E RABBIA. NON TI AIUTA A DIVENTARE PIÙ SERENO.
  8. RIDURRE LA TUA ANSIA DIPENDE DA TE, NON DELEGARE AI FARMACI, ALL’ALCOL O AL CIBO.
  9. OSSERVA IN MODO DISTACCATO I TUOI PENSIERI NEGATIVI. NON PERMETTERE CHE LORO DIVENTINO LA TUA REALTÀ, SONO SOLO PENSIERI.
  10. NON DIRTI: “QUESTO STATO DI UMORE PASSERÀ”. TU DEVI FARLO PASSARE!
  11. NON FARE TUOI I PROBLEMI DEGLI ALTRI. SE LO FAI IMPARI SOLO A SOFFRIRE CON LORO, NON AD AIUTARLI.
  12. NON DIRE ALL’ALTRO: “IO RIESCO MEGLIO DI TE IN QUESTA ATTIVITÀ”. PENSA TE STESSO. NON AL CONFRONTO.
  13. NON AVERE PAURA DI DARE. DEVI AVERE PAURA SE VUOI SOLO PRENDERE. IL DARE TI POTRÀ RITORNARE. PRENDERE LO POTRAI FARE UNA VOLTA SOLA.
  14. AIUTARE GLI ALTRI LO SI FA SPESSO PER SE STESSI, NON PER LORO.
  15. IN OGNI ATTIVITÀ QUOTIDIANA METTI LA GIUSTA TENSIONE E NULLA PIÙ. AFFANNARSI NON SERVE A MIGLIORARE, SERVE SOLO A CONFONDERE GLI ALTRI.
  16. SE CERCHI DI DIMOSTRARE DI ESSERE SUPERIORE AD UN ALTRO, CADRAI AL PRIMO CALCIO CHE VERRÀ DATO ALLA SGABELLO SU CUI SEI SALITO.
  17. SE GLI ALTRI TI VOGLIONO VEDERE IN ALTO, SOPRA UN PIEDISTALLO, SALICI PURE. MA SII PRONTO A SCENDERE PRIMA CHE LO PRENDANO A CALCI.
  18. NON SEI SULLA GIUSTA STRADA SE DIVENTI PRESUNTUOSO E ARROGANTE CON CHI REPUTI INFERIORE. RISCHI DI PRENDERTI TROPPO SUL SERIO.
  19. NON ESISTONO PERSONE PIÙ IMPORTANTI. ESISTONO SOLO PERSONE PIÙ O MENO SIMPATICHE.
  20. NON PENSARE CHE GLI ALTRI POSSANO CAPIRE I TUOI BISOGNI. DICHIARALI. MA ACCETTA CHE GLI ALTRI NON SIANO IN GRADO DI SODDISFARLI.
  21. IL TUO STATO DI BENESSERE DEVE DIPENDERE SOLO DA TE. NON DAGLI EVENTI ESTERNI. E’ FACILE STARE BENE QUANDO NON VI SONO PROBLEMI SUL LAVORO O NEGLI AFFETTI. TUTTI CI RIESCONO. SE TI DICI: “STAR BENE O MALE DIPENDE DALLE SITUAZIONI”, NON RIUSCIRAI A CENTRARE L’ATTENZIONE SU TE STESSO E QUINDI A MODIFICARTI.
  22. RICORDA CHE LE PAROLE NON SONO COMPORTAMENTI. E’ MOLTO FACILE FARE AFFERMAZIONI. SE CREDI ALLE PAROLE DI UNA PERSONA CHE POI TI DELUDE, TI ARRABBIERAI CON LEI. NON CON TE STESSO, CHE SEI STATO UN CREDULONE.
  23. CI SONO SOLO DEI VANTAGGI NEL DIRSI: “DOVE HO SBAGLIATO?”
  24. NON COLPEVOLIZZARE O INFERIORIZZARE GLI ALTRI. IMPARERANNO SOLO A DIPENDERE DA TE, DIFFICILMENTE DIVENTERANNO TUOI ALLEATI.
  25. SE, NON SODDISFATTO DEL COMPORTAMENTO DELL’ALTRO, TI DIRAI: “AL SUO POSTO MI SAREI COMPORTATO IN UN ALTRO MODO”, NON FARAI CHE SVILUPPARE IN TE INTOLLERANZA. SEI SULLA STRADA DI APPAGARE IL TUO BISOGNO DI ESSERE AGGRESSIVO.
  26. NON DIRTI: “IO SONO STATO SEMPRE DISPONIBILE CON LUI.” NON FARE UN FAVORE CHE TI COSTA SACRIFICIO ALLA SCOPO DI SENTIRTI IN CREDITO.
  27. NON PRETENDERE CHE GLI ALTRI SIANO DIVERSI DA COME SONO. NON PUOI CAMBIARLI. PUOI SOLO STAR MALE NEL CERCARE DI FARLO.
  28. NON DARE CONSIGLI. E’ TROPPO FACILE E CI RIESCONO TUTTI. E’ MEGLIO TACERE, SE NON SEI IN GRADO DI TRASFERIRE ABILITÀ AGLI ALTRI.
  29. ACCETTA LE CRITICHE. NON SUBIRLE. PRENDI DA ESSE SOLO CIÒ CHE TI PUÒ SERVIRE.
  30. NON IMPORRE IL TUO VOLERE AGLI ALTRI. PRESTA ATTENZIONE AI LORO BISOGNI. NON DIMENTICARE I TUOI E CERCA UNA MEDIAZIONE TRA I TUOI E I LORO BISOGNI.
  31. NON CREARTI INUTILI ASPETTATIVE DICENDOTI: “ANDRÀ SENZ’ALTRO BENE!” IMPEGNATI PER RAGGIUNGERE IL TUO OBIETTIVO. MA NON DARE MAI NULLA PER CERTO. SE LE TUE ASPETTATIVE NON SI REALIZZANO, RISCHI DI SOFFRIRE, DI FARTI DEL MALE E DI IMPIEGARE TROPPO TEMPO A RIALZARTI.
  32. L’INVIDIA NON TI AIUTA A MIGLIORARE MA SOLO A STARE MALE.
  33. CHIEDITI SE LA CRITICA CHE MUOVI AD UN ALTRO SERVE SOLO PER DIMOSTRARE CHE TU SEI IL MIGLIORE. SE È COSÌ, TU SEI SICURAMENTE MOLTO PIÙ DEBOLE DI CHI CRITICHI.
  34. ESSERE CONTENTO DEI SUCCESSI DEGLI ALTRI TI AIUTA A CREARTI DEGLI AMICI E A ESSERE PIÙ SERENO.
  35. OGNI VOLTA CHE TI ARRABBI È UNA PICCOLA PERDITA. SI’, ARRABBIANDOTI MOLTO PUOI ANCHE IMPORTI SULL’ALTRO. MA L’IMPOSIZIONE RISCHIA SOLO DI CREARE IL VUOTO INTORNO A TE.
  36. DATTI DELLE REGOLE E CERCA DI RISPETTARLE. NON AUTO-GIUSTIFICARTI SE NON CI RIESCI. TI STAI PRENDENDO IN GIRO.
  37. RIDI DI TE STESSO, NON DEGLI ALTRI.
  38. IMPEGNATI PURE PER RAGGIUNGERE LA TUA AFFERMAZIONE SUL LAVORO O PER ACQUISIRE PRESTIGIO SOCIALE. MA OSSERVATI DALL’ALTO MENTRE STAI IMPEGNANDOTI E PROVA A SORRIDERE A TE STESSO OSSERVANDOTI.
  39. PERMETTITI PURE DEI VIZI. MA NON PERMETTERE CHE DIVENTINO LORO I TUOI PADRONI.
  40. IL PRIMO DOVERE È VERSO SE STESSI. SE TU SEI SERENO CHI TI È VICINO POTRÀ BENEFICIARNE.
  41. FORSE PIÙ DEGLI ALTRI I GENITORI O GLI AMICI HANNO IL POTERE DI FARTI SOFFRIRE. MA PENSA: “SONO FATTI COSÌ, NON POSSO CAMBIARLI, POSSO SOLO CAPIRLI.” LASCIA CHE LE LORO FRASI TI SCIVOLINO ADDOSSO E NON ENTRINO IN TE.
  42. VOLER BENE È ACCETTARE L’ALTRO COM’È E NON VOLERLO CAMBIARE.
  43. SE TI DICI: “STARÒ BENE SE TROVERÒ LA PERSONA GIUSTA”, RISCHI, NEL FUTURO, DI CREARE NON SOLO LA TUA INFELICITÀ, MA ANCHE LA SUA.
  44. AMARE È ESSERE CONTENTI DEL BENE DELL’ALTRO. SE TI DICE: “MI ALLONTANO DA TE E VOGLIO FAR ALTRE ESPERIENZE”, SARAI PRONTO A CAPIRLO E ACCETTARLO. SE PROVI DISAGIO PROFONDO È PERCHÉ DIPENDI DAL PARTNER. AMORE NON È AVERE BISOGNO DELL’ALTRO.
  45. NON FARE CHE I BISOGNI DEGLI ALTRI VENGANO PRIMA DEI TUOI. FINIRESTI COL SOFFRIRE E ATTRIBUIRE LA TUA SOFFERENZA AGLI ALTRI.
  46. SE VUOI AIUTARE UNA PERSONA, NON SODDISFARE I SUOI BISOGNI, MA INSEGNALE A SODDISFARSELI.
  47. EVITA DI LAMENTARTI: ANNOIA GLI ALTRI E NON TI È DI NESSUN AIUTO.
  48. SE VUOI AIUTARE UNA PERSONA, NON PERMETTERE CHE SI APPOGGI A TE. POTREBBE CADERE E FARSI MALE.
  49. NON APPOGGIARTI A NESSUNO. RICORDATI CHE, SE SI SPOSTA, TU CADI.
  50. SE HAI BISOGNO DI AMORE, NON ANDARE A BRACCIA TESE VERSO UN ALTRO TENENDO IN MANO E CONSEGNANDOGLI IL PESO DEL TUO ESSERE FELICE.
  51. NELL’IMMAGINARE IL TUO FUTURO NON DIRE: “VORREI, POTREI, DOVREI”. SOLO “FACCIO” DIVENTA IL TUO FUTURO.
  52. SIAMO REALMENTE IN GRADO DI FARE CIÒ CHE DICIAMO O INSEGNIAMO? FORSE, QUALCHE VOLTA, VALE LA PENA METTERSI ALLA PROVA.

 

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